Le politiche della Provincia autonoma di Trento (1971-2019)
Sociale
Il Trentino figura stabilmente fra le prime cinquanta regioni europee per ricchezza relativa: in Italia siamo superati soltanto dall’Alto Adige e dalla Lombardia. Può sembrare paradossale o forzato parlare di povertà in questo quadro provinciale, per molti versi privilegiato rispetto a tante altre realtà locali. Tuttavia, anche il Trentino non è immune da un trend che caratterizza ormai l’intero Occidente.
Anche qui la crisi economica degli ultimi dieci anni ha prodotto nuovi disoccupati, ha inciso nel profondo sulla capacità di acquisto delle famiglie e ha determinato una generale sfiducia nel futuro. A tutto questo si aggiungono fattori che sono ormai da tempo divenuti “strutturali” nelle società occidentali, quali l’invecchiamento della popolazione, l’aumento del numero di anziani non autosufficienti, il fenomeno delle solitudini e delle emarginazioni.
È ben vero che il nostro sistema di welfare, le politiche di accoglienza e di integrazione e la qualità degli strumenti di programmazione pubblici hanno consentito dal Dopoguerra a oggi di raggiungere standard di servizio di livello europeo e di costituire per il resto d’Italia un modello, spesso imitato. Crescono però anche in Trentino le sacche di povertà e di disagio sociale. È evidente che in questo contesto ragionare sulle politiche sociali e sulla loro evoluzione diventa un fattore di centrale importanza anche in una realtà per certi aspetti fortunata come è il Trentino.
Disponibilità: Materiale di lavoro TSM
Edizione: tsm-Trentino School of Management, Trento, 2020, pp. 186
Formato: 17×24 cm, brossura