Le politiche della Provincia autonoma di Trento (1971-2019)

Finanza

a cura di Mauro Marcantoni, Paolo Nicoletti e Luisa Tretter

Le risorse finanziarie che affluiscono alle “casse provinciali”, considerate nella loro dinamica e precisate nei loro meccanismi di funzionamento, rappresentano il presupposto essenziale per dare forza e compiutezza al nostro sistema di auto-governo. Un’attenzione resa ancora più pressante dal fatto che nel primo decennio degli anni Duemila si è esaurito il lungo periodo in cui le risorse finanziarie del bilancio provinciale crescevano costantemente e a ritmi decisamente sostenuti. Dall’Accordo di Milano del 2009 in poi, la finanza provinciale ha dovuto sostenere una drastica riduzione, un terzo in meno rispetto al passato. Una riduzione impegnativa che ha messo fine alla lunga stagione dei bilanci pubblici affluenti, imponendo una rigorosa attenzione nell’uso delle risorse pubbliche, ma non meno per la necessità di generarle, considerato che l’autonomia finanziaria della Provincia si basa sui 9/10 del gettito fiscale riscosso in loco.
Tuttavia, con l’Accordo di Milano non sono state superate le tensioni con lo Stato, che si traducevano in un elevato ricorso alla Corte Costituzionale, dovuto in particolare a forti e ripetute ingerenze unilaterali da parte di quest’ultimo nelle questioni riguardanti la finanza provinciale. Per mettere in maggior sicurezza la finanza provinciale e per ridurre il contenzioso, nel 2014 è stato stipulato il “Patto di garanzia”, in attuazione del quale la legge di stabilità per il 2015 ha riformato lo Statuto, inserendo modifiche che definiscono quantitativamente, in modo preciso e aggiornato automaticamente di anno in anno, i concorsi delle finanze delle Province autonome alle esigenze statali di convergenza e risanamento.

Disponibilità: Materiale di lavoro TSM

Edizione: tsm-Trentino School of Management, Trento, 2020, pp. 250

Formato: 17×24 cm, brossura